Arrivano le telecamere negli asili: video solo ai PM, non ai genitori…

E’ arrivato il primo sì al disegno di legge per prevenire il rischio di abusi sulle persone deboli, la Camera ha dato il via libera al testo sulla videosorveglianza, ora la parola passa al Senato. Il disegno di legge prevede la possibilità di installare telecamere a circuito chiuso in asili e centri per anziani o disabili per prevenire il rischio di maltrattamenti. Dopo il voto al Senato, il Governo, entro un anno dall’entrata in vigore, dovrà adottare un decreto legislativo per definire le modalità di valutazione delle attitudini e della preparazione del personale cui spetta il compito di educare e curare.

Va subito precisato che si parla di telecamere a circuito chiuso e non di webcam, non sarà quindi possibile per i parenti di bambini e anziani collegarsi in remoto da personal computer o smartphone.

Prima dell’iscrizione alla scuola o del ricovero, gli interessati, i genitori o i tutori dovranno fornire il loro consenso informato relativamente alla presenza delle telecamere. La presenza della videosorveglianza dovrà essere segnalata con appositi cartelli.

A questo però va aggiunto anche il rispetto dello Statuto dei lavoratori, perchè per l’installazione della videosorveglianza in ambiti lavorativi va richiesto il consenso delle rappresentanze sindacali. Nall’eventualità non si trovi un accordo, sarà possibile chiedere l’autorizzazione all’ispettorato del lavoro.

Le immagini verranno memorizzate crittografate e l’accesso alle registrazioni sarà possibile secondo le modalità del Codice di procedura penale e solo in caso di indagini in caso di reato.

Naturalmente è necessario anche il via libera del Garante per la protezione dei dati personali che, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, dovrà definire tutti gli adempimenti e prescrizioni da osservare sia per predisporre la videosorveglianza sia per il trattamento dei dati raccolti.

Ti potrebbe anche interessare...