Come è andata oggi in Internet?

Lavoro spesso con genitori che mi portano la preoccupazione di vedere figli (adolescenti) “sempre attaccati al cellulare”.

L’utilizzo della rete è un tema complesso, che riguarda giovani e adulti, non riducibile all’uso massiccio che ne fanno i ragazzi. Forse, prima di accusare i giovani o la “rete”, è il caso di interrogarci su come la società sia cambiata, come si è organizzata e sostenga l’utilizzo della rete.

I genitori sono molto più “presenti” di una volta: ma lo sono virtualmente. Mamme e papà che non sono lì fisicamente ma sanno benissimo dove sono i figli, organizzano dallo smartphone attività quotidiane, connettono baby sitter, nonni e scuole con un click.

Spesso faccio questo esempio: quando eravamo in gita con la scuola noi della “vecchia generazione” avevamo l’assillo di genitori che “mandami una foto… come sta andando…? Dove siete…?” o avevamo un nostro spazio, tra coetanei, eravamo delegati all’istituzione scolastica e sentivamo i genitori solo la sera con una breve chiamata per dire che andava tutto bene?

Pare sia una società che deleghi ad internet le relazioni, anche a partire dalla famiglia: e se i genitori aspettassero il ritorno a casa dei propri figli dalla gita e spendessero più tempo a parlare, farsi raccontare quello che è piaciuto, come è andata, come sono stati in gita, guardare certamente le foto insieme dallo smartphone, ma CHIEDERE DI PERSONA, PARLARE, INTERESSARSI AGLI SGUARDI DEI PROPRI FIGLI senza giudicare?

Proviamo a guardare quindi le cose da un altro punto di vista e far emerge la possibilità di relazione che ci offre internet. Come a dire che la rete oggi non è solo un pericolo, sarebbe riduttivo leggere la realtà in modo unidirezionale tipo “che effetto ha la rete su di noi?”, andiamo oltre ed utilizziamo una logica circolare riflettendo anche su quello che noi possiamo fare con la rete, che tipo di strumento può diventare la rete per la genitorialità.

I videogiochi, le chat, i blog, ecc sono una palestra di relazioni per i ragazzi di oggi, è lì che sperimentano alcune parti di socialità, la propria immagine, la propria corporeità (anche se questo è a volte difficile da capire per noi…). Una mamma mi ha detto che da quando ha provato ad interessarsi delle vita virtuale della figlia, ad accettare, pur con fatica, che anche quello è il suo mondo, le relazioni in casa sono notevolmente migliorate. Ovviamente si è trattato di un percorso che ha fatto emergere dinamiche altre rispetto al solo mondo virtuale ma l’esito è stato un cambiamento di prospettive sia dei genitori che della figlia. Un’altra famiglia ha chiesto alla figlia adolescente di utilizzare internet per organizzare due giorni di un viaggio che avrebbero fatto insieme, doveva scegliere lei le cose da visitare, che le interessavano: un’idea splendida di genitori che hanno utilizzato la rete per scoprire la ragazza, per parlare con lei di quello che le piace, uno strumento di relazione.

Allora la sera, anche se siamo stanchi e sfiniti da una giornata di lavoro, proviamo a chiedere “come è andata oggi in internet?”

 

Sara Monte – Psicologa e Psicoterapeuta professionista a Conegliano e Vittorio Veneto

Tel.: 346 3836359

Sito: https://www.saramonte.it

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